Toni binaurali, isocronici e monoaurali: cosa sono e a cosa servono

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  1. ‡Dambara‡
     
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    Come è già stato spiegato in una precedente discussione, l'attività del nostro cervello genera onde chiamate onde cerebrali. Esse sono state classificate ed è stato dimostrato che a frequenze diverse corrispondono attività e stati (che si riflettono anche sul resto del corpo) diversi, ad esempio il cervello produce onde a frequenza diversa a seconda che ci troviamo in uno stato d'ansia, di rilassamento o di concentrazione.
    Si è scoperto che c'è un modo che ci permette di indurre il cervello ad emettere determinati tipi di one, il che implica che possiamo portarlo "artificialmente" in un particolare stato.
    Esistono vari tipi di toni che ci consentono ciò: i più conosciuti sono i toni binaurali, quelli isocronici e quelli monoaurali.

    Innanzitutto chiariamo la differenza tra tono e suono: per tono intendiamo un suono nel quale tutta l’energia sonora è concentrata in una sola frequenza (è, quindi, una sorta di "suono" puro, anche se è meglio utilizzare il termine tono), mentre i suoni che sentiamo quotidianamente non sono mai puri, ma sono costituiti da un amalgama di frequenze in cui al suono fondamentale (o frequenza fondamentale) se ne aggiungono altri più acuti e meno intensi.

    Quando un tono ad una certa frequenza è ascoltato con un orecchio e un altro tono che differisca lievemente di frequenza dal primo è ascoltato con l’altro orecchio, il cervello percepisce un terzo suono ritmico che pulsa alla frequenza della differenza tra i due toni. Ad esempio, se un tono di 1000Hz viene sottoposto all’orecchio sinistro e un tono di 1010Hz viene sottoposto simultaneamente all’orecchio destro, un terzo tono di 10Hz viene elaborato e percepito dal cervello. Modificando, quindi, la differenza di Hz tra orecchio destro ed orecchio sinistro possiamo indurre diversi stati (cito in questo caso Keas)
    CITAZIONE
    -onde Delta: frequenza da 0,1 a 3.9 Hz. Caratterizzano gli stadi di sonno profondo.
    -onde Theta: frequenza da 4 a 7.9 Hz. caratterizzano gli stadi 1 e 2 del sonno REM.
    -onde Alfa: frequenza da 8 a 13.9 Hz. Tipiche della veglia ad occhi chiusi e degli istanti precedenti l'addormentamento.
    -onde Beta: frequenza da 14 a 30 Hz. Si registrano in un soggetto cosciente.
    -onde Gamma: frequenza da 30 a 42 Hz. Caratterizzano gli stati di particolare tensione (es. in caso di pericolo).

    Chiaramente perché funzionino c'è bisogno di utilizzare le cuffie o un impianto in stereo, ponendosi alla stessa distanza dalle casse (riguardo quest'ultima modalità ci sono pareri discordanti, invece con le cuffie si va sul sicuro).
    Nel 1960 l'induzione cerebrale aveva iniziato ad essere utilizzata anche in campo medico, ad esempio per ridurre la quantità di anestetico da somministrare al paziente.
    L’induzione delle onde cerebrali è supportata quindi da una ricerca approfondita e da risultati più che verificati sperimentalmente, e costituisce un valido supporto al benessere della persona ed è di facile utilizzo.

    I toni isocronici, a differenza dei binaurali, usano toni di eguale intensità e frequenza (nelle due uscite stereo), con incremento della velocità delle pulsazioni, e sincronizzano il cervello attraverso il ritmo. In questo caso le cuffie non sono indispensabili (anche se consigliate) e pare che l'effetto sia maggiore rispetto ai toni binaurali.
    E’ un metodo di modulazione che aumenta e diminuisce il volume di un suono su un modello di onda triangolare ad una percentuale specifica. E’ uno dei metodi più datati di induzione che si conosca e secondo molti uno dei più efficienti sebbene uno dei più grossolani.
    Si tratta fondamentalmente della ripetizione di un singolo suono equamente distanziato (o appunto di aumenti e diminuzioni di volume, ma la differenza dalle binaurali è che in questo caso il tono è uno solo, non sono due).

    I toni monoaurali sono simili ai binaurali, ma i due toni anziché essere mandati uno in un orecchio e l'altro nell'altro orecchio, vengono opportunamente intrecciati in un singolo suono a bassa intensità. In questo modo il cervello elabora e percepisce un terzo suono equivalente alla differenza dei due toni ascoltati. E’ una tecnica molto efficace e non richiede l’uso delle cuffie stereofoniche.

    Quindi in sostanza attraverso questi tipi di stimolazioni possiamo indurre una determinata attività cerebrale, che induce a sua volta il nostro stato d'animo, e può aiutare in caso di stress, perdita della concentrazione, o ricerca del benessere in generale.

    Farò un altra discussione riguardante gli altri tipi di toni che possono influenzare il nostro cervello, alla prossima!

    Vi lascio con una citazione dell dottor Marco Stefanelli, studioso con un dottorato di ricerca in Psicologia Indovedica:
    CITAZIONE
    Sono oramai più di 70 gli anni di solida ricerca sulle induzioni cerebrali. Allora perché non è ancora molto diffusa? Pensiamo soprattutto perché la nostra cultura, soprattutto quella occidentale, è strettamente legata ai farmaci e alle sostanze psicotrope. In confronto ai prodotti farmaceutici le induzioni cerebrali non sono adatte a generare molti guadagni, sono facili da usare e possono essere una valida ed economica soluzione per una grande varietà di problematiche e disturbi.
     
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  2. Lorenzo Lucchini
     
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    Stiamo sperimentando con successo i programmi di Lenny Rossolovski (toni binaurali e isocronici) chi di voi ha provato ..desideriamo confronti . grazie
     
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  3. Keas
     
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    Personalmente ho provato toni binaurali e monoaurali, ho trovato utili i primi, sebbene ci vogliano tempi lunghissimi (almeno un'ora), mentre completamente inutili i secondi...








    -Keas
     
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  4. lag
     
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    Ragazzi i toni isocronici sono qualcosa di favoloso o.O
     
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  5. Maurizio Toshen Graziani
     
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    CITAZIONE (lag @ 10/11/2018, 02:20) 
    Ragazzi i toni isocronici sono qualcosa di favoloso o.O

    Dovresti provare allora le stimolazioni auditive e Visive.... insieme sono fantastiche!!!
     
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  6. Carmine Russano
     
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    Li sto provando da poco e la sensazione, dopo un certo numero di minuti, è come una seduta di respirazione e rigenerazione. Questo è quello che sento sui miei muscoli.
     
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5 replies since 25/2/2014, 21:17   10398 views
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